Le proposte di governo del PD - per un fisco più equo

Pierluigi Bersani lo aveva ribadito l’11 dicembre a Roma, in piazza San Giovanni: nonostante le difficoltà ci siamo sempre ritenuti un Partito di Governo momentaneamente all’opposizione.

Prova ne è la recente approvazione, alla Camera dei Deputati, della mozione (a prima firma Bersani) per chiedere una riforma del fisco equa e che permetta la redistribuzione del reddito.

Nel testo della mozione presentata dal Pd si legge: "I principali settori d'intervento sono le famiglie, le attività autonome e professionali, le imprese e i redditi da capitale, l'innovazione 'verde', l'evasione fiscale, il coordinamento sovranazionale delle politiche fiscale". Alcuni dei principali punti della mozione a cui rimandiamo per una lettura completa:

  • riduzione al 20 per cento dell'aliquota sul primo scaglione dell'imposta personale sul reddito;
  • unificazione delle detrazioni fiscali e degli assegni al nucleo familiare nel «bonus per i figli», un istituto unico, generalizzato, fruibile dai capienti come sconto d'imposta e dagli incapienti come trasferimento a loro favore, riguardante tutti coloro che hanno figli minori, sia dipendenti, che parasubordinati, che indipendenti;
  • introduzione di una consistente agevolazione fiscale per il reddito da lavoro delle donne, soprattutto in nuclei familiari con figli minori;
  • eliminazione graduale dell'Irap sui costo del lavoro;
  • allineamento al 20 per cento, livello medio europeo, della tassazione dei redditi da capitale ad esclusione dei titoli di Stato.


In aperta contraddizione rispetto alle scelte fin qui operate, il governo ha dato parere favorevole. Sul fisco in questi 10 anni ci sono state 10 promesse di riforma e solo due certezze: il condono del 2004 e lo scudo fiscale del 2009.

L'approvazione della proposta dimostra che il PD si conferma la vera e unica alternativa politica, in grado di programmare le riforme necessarie al Paese, in modo serio e credibile.

Per leggere il testo completo clicca su "mozione".