Le 5 giornate di Stefano Boeri per Milano... MI convince!


Circolo ARCI Bellezza - Aperitivo con Stefano Boeri


Diamoci appuntamento venerdì 29 ottobre alle 18,00 all’Arci Bellezza per un aperitivo con Stefano Boeri, candidato sindaco alle primarie per il centrosinistra.

Partecipiamo con forza alle primarie, confrontandoci sulle idee e le proposte, per rilanciare la città di Milano.

Riaffermare la vocazione antifascista di Milano - Terzo percorso della Memoria

E' di pochi giorni fa la notizia di manifestazioni organizzate da "nostalgici del regime" a Milano (come la serata organizzata dai militanti neonazisti di Lealtà Azione-Hammerskin in memoria del criminale di guerra Lèon Degrelle, presso locali di proprietà dell'Aler, sospesa dopo le proteste e l'intervento della prefettura).

Come ribadito dal Comitato permanente antifascista di Milano, occorre interrogarsi sulle ragioni di iniziative del genere e verificare gli appoggi di cui godono in questa città.

Milano deve riaffermare con forza la sua vocazione antifascista e democratica.

Terzo Percorso della Memoria organizzato da ANPI, Giovani Democratici, Istituto pedagogico della Resistenza e Associazione Nives Bezzo. Milano 30 ottobre alle ore 14,00.

Il percorso avrà come tappe:

1 - Via Rovello, 2 - Sede della Legione autonoma “Ettore Muti”

2 - Via Santa Margherita Albergo Regina - Sede del comando SS e Gestapo di Milano

3 - Via Filangeri - Carcere di San Vittore

4 - Via Paolo Uccello - Villa “Triste” - reparto speciale investigativo “ Banda Koch”

Primarie, il PD è al lavoro per la massima partecipazione e trasparenza

Cara democratica, caro democratico,

in questa breve nota intendo contribuire al dibattito in corso sulle primarie per chiarire in modo preciso e puntuale i compiti e le prerogative che spettano al Partito Democratico in questa vicenda.

  • Le primarie per il sindaco sono di coalizione e non interne al PD. In questo senso il PD, come hanno fatto gli altri partiti della coalizione, ha il diritto e il dovere di indicare un progetto ed un candidato per il governo cittadino. Una scelta che è stata discussa e approvata dalla base, coinvolta nelle riunioni dei circoli e dalla Direzione Provinciale.
  • Il PD lavora, aderendo al comitato organizzatore delle primarie ed, attraverso la propria organizzazione, alla migliore riuscita delle primarie.

Sulle polemiche scoppiate attorno all’utilizzo degli indirizzari delle primarie intendo esprimere quanto segue:

  • Il PD non dispone dell'indirizzario delle primarie del 2006 perché tale indirizzario lo hanno le forze politiche che organizzarono quelle consultazioni. PD e SEL non esistevano ancora. Inoltre secondo i tre uffici legali del comitato delle primarie questi indirizzi non sono utilizzabili perché l'Unione in questo momento non esiste più.
Per questi motivi il PD non può modificare tale decisione.

  • Il PD ha comunicato il 19 ottobre scorso di essere a disposizione del comitato delle primarie per mandare ai proprio indirizzi, che non sono quelli delle primarie del 2006, tutte le comunicazioni che il comitato riterrà opportuno dare.
  • Il PD non può fornire i propri indirizzari del 2009 a nessuno perché chi vi ha aderito non ha dato l'autorizzazione alla divulgazione dei dati come è successo per il 2006.

Al di fuori di queste inequivocabili verità non esiste null’altro.

Il resto è rappresentato da polemiche che creano confusione e fanno perdere credibilità al Centrosinistra milanese.

Nel salutarti cordialmente, spero di avere contribuito a fare chiarezza.

Da questo momento tutti i nostri sforzi devono essere tesi a fare partecipare più cittadini possibili alle primarie per non perdere di vista la vera sfida: vincere a Milano.

Roberto Cornelli, segretario metropolitano PD

Una proposta che può cambiare Milano, di Sandro Antoniazzi

Pubblichiamo, volentieri, l'articolo di Sandro Antoniazzi, pubblicato il 12 ottobre scorso dal settimanale on line "Arcipelago Milano".

La proposta avanzata dal direttore del centro islamico di via Jenner, Shaari Abdelhamid, di presentare una lista di iniziativa degli immigrati, alle prossime elezioni comunali, merita non solo di essere condivisa, ma anche sostenuta con decisione.
Sono molti i motivi a favore di questa idea, che ha il merito di rompere con una situazione che relega gli immigrati perennemente ai margini della vita della città.
  1. Innanzitutto sono ben pochi oggi gli immigrati che, pur avendo i requisiti richiesti dalla legge, fanno uso del diritto di voto. Si sentono lontani dalle vicende politiche italiane e nulla è stato fatto per superare questo distacco. Si era parlato di dare loro la possibilità di voto amministrativo, tema su cui si era pronunciata l’ Europa, ma poi le cose sono rimaste ferme come sempre. Dunque un’azione che venga a rompere questo stato di cose, tanto arretrato quanto deprimente, rappresenta un atto politico innovativo, destinato finalmente a smuovere le acque.
  1. In secondo luogo una lista elettorale che abbia come protagonisti gli immigrati, significa un fondamentale passaggio degli immigrati da oggetti a soggetti attivi della propria vita e del proprio destino.
    Nel linguaggio quotidiano gli immigrati sono considerati o dei bisognosi o delle persone a rischio, se non pericolose. 
    L’ abituale discutere di loro e decidere misure nei loro confronti, senza mai considerarli come reali interlocutori: conquistare la rappresentanza politica significa riconoscerli come soggetti rappresentativi con cui confrontarsi. 
    Questo cambia radicalmente la loro condizione, non solo simbolicamente.
  1. Fra i diversi argomenti a sostegno, uno poi mi sembra tanto evidente quanto attuale. 
    Milano non sta organizzando l’ EXPO’, l’ Esposizione Universale del 2015, manifestazione enorme per la quale sono attesi milioni di visitatori stranieri? 
    E mentre la città si propone come luogo di incontro mondiale è possibile che una popolazione come quella degli immigrati che ammonta al 15% degli abitanti non abbia una partecipazione effettiva alla vita cittadina?
    Perché dunque, in occasione dell’ EXPO’, non dimostrare che la nostra apertura alla mondialità non costituisce un fatto occasionale, ma al contrario è un carattere stabile delle nostre istituzioni, a partire dal Consiglio Comunale?
  1. Un quarto argomento a sostegno deriva dai temi che gli immigrati propongono, problemi che ogni democratico e tanto più una forza di centro sinistra dovrebbe far propri.
    Si tratta di richieste di civiltà: diritto ad avere propri luoghi di culto, diritto al rispetto, diritto al riconoscimento della propria diversità, diritto di cittadinanza. 
    Come non vedere che l’era che si è aperta ha portato all’unificazione del mondo e che il compito della politica è far sì che accanto all’unificazione dei commerci, delle monete e delle comunicazioni, avanzi anche il processo di relazioni tra gli uomini, per non avere uno sviluppo atrofizzato e squilibrato. 
    Quella da condividere cogli immigrati è una grande battaglia per una convivenza pacifica e fruttuosa a beneficio di entrambi.
  1. Da ultimo la proposta va considerata anche su un piano molto più pratico, quello di carattere elettorale. 
    Se una lista indipendente conquista voti, ciò significa che il candidato di centrodestra avrà maggiori difficoltà a raggiungere e superare il 50% dei voti richiesti per essere eletti al primo turno, ciò che è avvenuto nelle ultime occasioni elettorali. E naturalmente nel secondo turno aumenterebbero le probabilità di riuscita per il candidato di centrosinistra. 
    Penso dunque che la lista proposta dagli immigrati possa costituire una delle cose più nuove delle prossime elezioni e una grande occasione di cambiamento per Milano. 
    Parlo di lista proposta dagli immigrati e non di lista di immigrati, perché riterrei che non solo la lista deve essere aperta agli immigrati di tutte le nazioni, ma anche che dovrebbe prevedere un certo numero di candidati italiani – candidati di sostegno, pertanto da inserire negli ultimi posti – per dimostrare che non di una lista “separatista” si tratta, ma esattamente del contrario , di una lista per una convivenza fra tutti più matura e più giusta.

Sandro Antoniazzi

Scuola e disabili - la maggioranza lascia il Consiglio Comunale

Il 18 ottobre scorso, numerosi cittadini milanesi hanno assistito, increduli e indignati, alla decisione della maggioranza di abbandonare la seduta del Consiglio Comunale, sostenendo che l'argomento in discussione - tempo pieno e bambini diversamente abili lasciati senza sostegno - non è di competenza del Comune.
Questo il commento di Pierfrancesco Majorino, capogruppo PD «Surreale che non ci fossero né sindaco né assessori: il Comune ha eccome competenza in materia di scuola, soprattutto per quanto riguarda alunni disabili ed edilizia scolastica. E dire che lunedì a Palazzo Marino era presente anche il ministro Gelmini...

Come può il Comune di Milano non sentirsi coinvolto?
Il Comune non dovrebbe essere attento ai bisogni dei suoi cittadini? Non avrebbe il dovere di farsi parte attiva verso il Ministero ed assicurare pieno diritto all'istruzione?

I cittadini milanesi esigono una risposta!!!

sabato 23 ottobre - pd open day per stefano boeri



Guarda il video con il discorso conclusivo di Stefano Boeri.
Ascolta il brano di Fabrizio Coppola per Stefano Boeri.

I PROSSIMI INCONTRI DI STEFANO BOERI:
- giovedì 21, ore 16.30, Stefano Boeri in conferenza stampa sul tema "Acqua pubblica"

venerdì 22 ottobre, ore 21, Stefano Boeri incontra il Circolo PD di Zona 4 - via Tito Livio, 27

- sabato 23 ottobre, ore 14, Stefano Boeri incontra la Darsena



OSSERVAZIONI AL PGT: un'occasione da non sprecare


Trasferimento cava/discarica di via Cascine Bel Casule e via Campazzino

È il momento di riprendere la battaglia che dura ormai da anni.

Non è più possibile tollerare che una strada, via Verro, dove si concentrano 2 scuole, 2 parchi, 1 Oratorio, 1 centro anziani, possa essere attraversata ogni giorno da centinaia di camion carichi di detriti con polvere sparsa per tutta la zona.

IL PD Vigentino invita i cittadini delle zone interessate a partecipare all'incontro che si terrà:

Lunedì 18 ottobre alle ore 21

Ancora periferie abbandonate: chiudono i presidi della Polizia Locale ai quartieri Stadera e Spaventa

Gruppo consiliare - Partito Democratico - Ufficio Stampa

Comunicato stampa 12 ottobre 2010

Ugliano, i Presidi della Polizia Locale allo Stadera e allo Spaventa da domani chiudono! Smentito il Vicesindaco!

Nel corso di una riunione tenuta stamattina 12/10/2010 negli uffici della Polizia Locale di Zona è stato ribadito che da domani i Presidi di Stadera e Spaventa saranno chiusi.

Resteranno in entrambi solo due vigili con servizio condizionato (uno per turno) per rispondere al telefono.

Viene così smentito il Vicesindaco che aveva assicurato il contrario.

Chiudere i due Presidi è un grave errore che l’Amministrazione persegue con tenacia disinteressandosi completamente dei pronunciamenti all’unanimità del Consiglio comunale, ma soprattutto del buon senso.

Di queste decisioni saranno buoni giudici i cittadini dei due quartieri ed anche la città che assiste sconcertata a scoppi di violenza nei quartieri periferici, come l’aggressione al tassista nel quartiere Antonini, senza che ciò porti l’Amministrazione comunale ad un ripensamento delle sue politiche nei confronti delle periferie.

Aldo Ugliano, Consigliere PD

L'aggressione di Luca in largo Caccia Dominioni

I pm: "Tassista picchiato dal branco" bruciata l’auto a uno dei testimoni




Domenica 10 ottobre, Luca, un tassista di quarantadue anni, è stato vittima di un'aggressione di violenza inaudita nel nostro quartiere

La sua “colpa”? aver investito un cane lasciato incautamente libero.

A Luca, tuttora in ospedale in gravissime condizioni, e alla sua famiglia il Circolo Vigentino del Partito Democratico esprime solidarietà e vicinanza.

A quella violenza inaccettabile, in più, è seguita una serie di intimidazioni verso i testimoni del fatto, colpevoli di aver rifiutato il codice dell'omertà che si è tentato di imporre con gesti che non appartengono alla storia del nostro quartiere, della nostra città, al nostro modo di intendere la civile convivenza.

A quei nostri concittadini che hanno avuto la forza civica e personale di rifiutare il silenzio, esprimiamo il nostro ringraziamento perchè sappiamo quanto valore abbia quella scelta.

Lunedì sono continuati sul posto presidi di gruppi aggressivi che hanno impegnato la polizia fino a tarda sera.

Rifiutiamo il clima di intimidazione che siamo stati costretti a respirare in questi giorni. Non ci è mai appartenuto.

Non si possono scambiare poche persone violente per un intero quartiere!

E rifiutiamo la proposta che la Lega ha avanzato di dare le armi ai taxisti.

Non è la soluzione! E’ una proposta che dichiara il fallimento di un'amministrazione che si affida alla risposta privata perché non sa dare quella pubblica.

E' la dimostrazione del fallimento delle politiche della sicurezza di questa amministrazione che non ha sostituito i 480 agenti di polizia locale andati in pensione e che nulla ha fatto per pretendere dal governo l'invio dei 500 poliziotti chiesti dal sindacato due anni fa.

Le manifestazioni del 2007 del Sindaco Moratti in piazza contro il governo Prodi per chiedere più poliziotti sono sparite con il governo Berlusconi, così come l'amministrazione comunale è sparita dalle periferie.

Noi vogliamo vivere a Milano. Per questo dobbiamo cambiarla, a cominciare dalle periferie, sempre dimenticate e lontane.

Il circolo Vigentino.

Bersani interviene all'assemblea nazionale di Varese, il 9 ottobre 2010. I documenti approvati dall'assemblea.





per leggere tutti  i documenti approvati dall'assemblea nazionale sull'agricoltura, l'immigrazione, la scuola, il federalismo, il fisco, la mobilità, la piccola e media impresa clicca qui 

PRIMARIE MILANO 2010


Comunali 2011, il 14 novembre si apre la sfida

primarieLe elezioni milanesi sono una sfida per Milano per dare la spallata definitiva al berlusconismo e al leghismo che da troppi anni hanno imbrigliato la città, facendole perdere progressivamente opportunità di crescita, sensibilità sociale e competitività sul piano internazionale. Dobbiamo proporre un progetto di cambiamento di una città che ha ridotto progressivamente gli spazi di vitalità, di solidarietà e di innovazione.
Per vincere non basta consolidare il nostro elettorato ma dobbiamo convincere a votarci coloro che si sono astenuti nelle ultime competizioni elettorali perché vedono il Pd e il centrosinistra diviso e poco proiettato sulla città. Bisogna convincere i delusi dal centro-destra milanese e intercettare i giovani, le professioni, i saperi. Per questo motivo stiamo procedendo nel formulare un visione di metropoli che si fonda su due parole chiave: innovazione e solidarietà. Milano deve tornare ad essere la città dove le energie confluiscono nei processi virtuosi di crescità e opportunità e deve garantire, nella sicurezza, la partecipazione alle scelte, alla vita economica e le garanzie della inclusione sociale.
E per prepararci alla questa importante sfida elettorale abbiamo scelto la via del confronto con la società civile. Al centrodestra la candidatura della Moratti è imposta dai diktat di Berlusconi, nel centrosinistra la disponibilità a candidarsi di Giuliano Pisapia, Stefano Boeri e Valerio Onida costituiscono un patrimonio formidabile per la città: gli elettori potranno scegliere il proprio candidato a battere la Moratti con primarie vere.
Noi pensiamo che il progetto rappresentato da Stefano Boeri esprima quella voglia di riscatto civico e d’innovazione, quella capacità di cogliere le opportunità di crescita legate alla gestione dei grandi progetti, quell’esigenza di buon governo delle “piccole cose” che aumentano sensibilimente la qualità della vita nei quartieri, quella necessità di rimettere al centro del progetto di crescita di Milano il tema dei diritti delle persone e quello dalla ricostruzione di un senso di comunità, di cui abbiamo discusso in questi mesi.  Riconosciamo in questa proposta i tratti fondamentali al centro del nostro impegno da diverso tempo: il rinnovamento delle persone e della classe amministrativa cittadina; l’innovazione delle idee e delle risposte alla città; la competenza e la profonda conoscenza del tessuto cittadino; il carattere civico e la forte apertura del progetto.
Ci interessa un confronto sereno, libero e partecipato attraverso il quale i cittadini milanesi possano esprimere la loro preferenza su chi ritengono essere il candidato Sindaco più idoneo a sconfiggere il centrodestra. La nostra prima attività sarà quindi quella di organizzare, insieme alle altre forze della coalizione, primarie coinvolgenti. E chiunque vincerà le primarie – lo dico senza mezzi termini - sarà dal Pd milanese sostenuto senza esitazioni, con lealtà e passione, perché conterà vincere e liberare Milano.



Roberto Cornelli, segretario metropolitano PD Milano