La Lega produce il marchio Milano....in Bangladesh.

11 gennaio 2011

Altro che made in Italy! Il brand Milano è made in Bangladesh!

Ormai è diventata prassi per l'amministrazione comunale dichiarare una cosa e farne un'altra.

Il sindaco Moratti e l'assessore Alessandro Morelli avevano dichiarato a luglio 2010: “L’obiettivo – del merchandising con il logo del Comune di Milano - è veicolare, attraverso una serie di differenti prodotti, i simboli che caratterizzano la città, dall’innovazione alla creatività, alla conoscenza. Nella fase di realizzazione, un ampio spazio verrà dato alla valorizzazione delle eccellenze produttive presenti sul territorio, con il coinvolgimento di aziende milanesi e nazionali.”

A smascherare le chiacchiere della giunta è il consigliere comunale del PD Pierfrancesco Maran: "Basta andare negli shop autorizzati a vendere il merchandising con il brand del Comune di Milano per scoprire che, dietro la dicitura 'design 100% made in Milan' si trovano felpe stampate in Cambogia, magliette fatte in Bangladesh, e gadget prodotti in Cina", spiega Maran.

Siamo sicuri che sia un buon modo di promuovere la città di Milano vendere a milanesi e turisti prodotti realizzati nel Sud Est asiatico sbandierandoli per milanesi?Il Comune ha verificato il rispetto di standard accettabili di condizioni di lavoro e dell’ambiente da parte dei produttori di Bangladesh, Cambogia e Cina?

Solo nella Provincia di Milano ci sono oltre 4mila imprese tessili che stanno cercando di resistere alla crisi, donne e uomini che con il lavoro rappresentano una delle eccellenze da difendere e valorizzare del nostro territorio.Non c’era nessuna di queste aziende che fosse in grado di produrre felpe e magliette rendendo i prodotti veramente 100% made in Milano così come sbandierato nell’etichetta?

Dov’è finita la tanto sbandierata difesa della produzione lombarda da parte della Lega Nord?

Clicca e leggi il comunicato stampa a cura del consigliere comunale PD Pierfrancesco Maran.